Oggi si compie il primo di una serie di adempimenti che alla fine ci permetteranno di tornare a casa: la cosiddetta integrazione, consistente in una specie di esame da parte dei servizi sociali dello stato di costituzione della famiglia.
Bene, la mattinata scorre lentamente, io e Dayana scendiamo al parco del Plenitud, dove incontriamo una mamma adottante con tre bambini, che giocano insieme a lei.
Durante questo passatempo, un episodio increscioso: nel prato attorno al parco giochi assistiamo ad un efferato delitto, un gatto ha preso un uccellino e se lo è mangiato! Questa cosa ha fortemente colpito Dayana, che sul momento stava per vomitare.
Ho provato a spiegarle che la natura ha le sue leggi, che gli animali più grossi mangiano i più piccoli, ma mi ha fregato in pieno chiedendomi "allora l'elefante?" Oooops!
Mentre risalivamo in appartamento le ho spiegato che dopo pranzo saremmo tornati al centro del Bienestar di Zipaquirà, a parlare con le signore che ci avevano fatto incontrare, a cui dovevamo dire che le vogliamo tanto bene e che la vogliamo per sempre con noi; lei ha annuito, e il suo "Sì, papi" mi ha sollevato moltissimo.
Salto all'Unicentro per un pasto frugale (Dayana, ancora sconvolta dall'episodio del gatto, ha preso a stento un cono gelato) e poi ci si agghinda per l'occasione.
Alle 13 in punto arriva Luis con l'avvocato e insieme prendiamo la strada per Zipaquirà, circa tre quarti d'ora, durante i quali Dayana, al solito, non ha smesso per un istante di chiacchierare.
Arrivati al Bienestar, appena la direttrice del centro la vede, si rende conto di non avere più davanti la bambina di una settimana prima, non solo per l'eleganza, ma anche per l'espressione del viso.
Arrivano anche la psicologa e l'assistente sociale ed inizia l'intervista, praticamente uno spettacolo di Dayana, che ha tenuto testa a tutti, rispondendo anche alle domande che venivano rivolte a noi.
Ad un certo punto, la psicologa ha preferito appartarsi con la bambina per porle forse delle domande senza la nostra presenza, mentre la direttrice chiedeva a Teresa in che modo si comportava davanti ai capricci e in che modo le parlava, annuendo positivamente alle sue risposte.
Alla fine rientrano le signore che si erano allontanate con Dayana, con aria soddisfatta, ma esortandoci a parlare più lentamente alla bambina, per permetterle di capirci meglio.
Alla fine Dayana ha cominciato a far vedere tutte le foto (anche scattate da lei) dal telefonino di Teresa (che ormai padroneggia), facendo la didascalia di ciò che mostrava, dal parco alla piscina, al centro commerciale, al compleanno, agli altri bambini e soprattutto soffermandosi sulla foto di Teresa, facendo vedere a tutti che quella era la sua mamma.
A questo punto la fatidica domanda: ma allora la volete? A cui abbiamo risposto solo con un sorriso, che è stato sufficiente.
Saluti con baci e abbracci della bimba distribuiti a tutti ed un caloroso ringraziamento della direttrice a Teresa per l'ottimo lavoro compiuto.
Si passa poi a depositare al Tribunale locale la domanda per la sentenza definitiva di adozione e rientriamo tardissimo, a causa del solito traffico.
A proposito, le foto di oggi, tranne la prima, sono di Dayana.
una ola per Dayana! clap clap clap! grande!impeccabile nei momenti giusti e...ottima fotografa!un besito. tìa Maria
RispondiEliminaSONO ULTRAFELICE PER VOI,DAYANA HA SICURAMENTE CAPITO CHE PERSONE SPLENDIDE SIETE TU E GIOVANNI E QUINDI SI COMPORTA DI CONSEGUENZA, ESSENDO ANCHE LEI UNA BAMBINA DOLCISSIMA,SPERO DI RIABBRACCIARVI PRESTO E DI CONOSCERE LA BELLISSIMA DAYANA,CON AFFETTO DOMY,UN BACIO DALLA PICCOLA GIORGIA ALLA PICCOLA DAYANA.
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