domenica 26 settembre 2010

Non si può dormire in tenda

Passati i fumi della festa, eccoci di nuovo alla vita "normale". Stamattina passeggiata a piedi fino al centro italiano, per un bel bagno in piscina, dove Dayana si è scatenata, cominciandosi a prendere i primi di una serie di rimproveri che si sono succeduti durante tutta la giornata.
Dopo il bagno, acquazzone improvviso quanto violento, ma avevamo già deciso di rimanere sul posto a pranzo, in attesa del quale la bambina si è divertita a giocare in uno spazio apposito con materassi colorati e palline, insieme ad altri bambini, che ha dopo poco coinvolto nella costruzione di casette con i materassini.
La cucina del centro si è rivelata gustosa ed economica, abbiamo preso lasagne (io) cannelloni ricotta e spinaci (Teresa) e un'enorme cotoletta (Dayana) che usciva da tutti i lati del piatto, ma della quale non rimase traccia.
Quindi in taxi al Santafè, dove avremmo voluto portare Dayana al Divercity, che sarebbe una specie di parco tematico dove i bambini si trovano in una piccola città in miniatura, ma essendo sabato, la fila ci ha terrorizzato ed abbiamo rimandato ad altro giorno la visita.
Abbiamo girato un po' per il centro commerciale, comprato finalmente gli occhiali da sole alla bimba, che li chiedeva da quando ha visto i miei, e subito una serie di piccoli capricci, con annessi lacrimoni spaccacuore, che ci sembrano dei tentativi di Dayana di testare la nostra pazienza.

Anche perchè. al di là del naturale nervosismo che si porta dentro, poi dopo cinque minuti riprende a ridere mandare baci e cinguettare.
Le abbiamo anche comprato un paio di scarpe, con cui c'era in offerta una piccola tenda pieghevole tipo campeggio, che fino all'arrivo a casa non era stata presa in considerazione.
Appena però Teresa l'ha aperta nella sua stanza, la sorpresa è stata grandissima e ci sono voluti sforzi immani per convincerla che non poteva dormirci dentro.
Alla fine, per risolvere l'incidente, Teresa si è messa a letto con lei, fino a quando non ha preso sonno (adesso).
Domani è domenica, se il tempo terrà andremo insieme a Massimo, Clara e bimbi in un posto fuori città dove ci sono un parco ed uno zoo.

2 commenti:

  1. La cicci che piange e fa i capricci metterebbe a dura prova chiunque, vi capisco, perchè ogni volta che la vedo via skype mi viene un nodo in gola per l'emozione. coraggio. tìa Maria

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  2. ciao pantera ... controllando la posta ho visto il messaggio e vi sto vedendo
    siete bellissimi ... a parte uno
    un abbraccio
    romeo licia e company

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