sabato 18 settembre 2010

Il viaggio. 16-17 settembre

Dopo un sonno ristoratore a casa degli zii Franco e Letizia, accoglienti come sempre, si va al Consolato per l'ultima formalità in Italia, i visti sui passaporti.
Ovviamente sul posto abbiamo incontrato un'altra coppia in partenza per adozione ed abbiamo conseguenzialmente fraternizzato.
Quindi relax a casa degli zii, con ultimi ritocchi alle valige e poi tentativo di sonno, non molto riuscito.
Ore 5,20, il taxi è sotto casa, via per Fiumicino, dove (Murphy non si smentisce mai) una delle due valige che avevamo come bagaglio a mano non piacque alla signorina del check in, che ce l'ha fatta imbarcare, con la conseguenza di 15 minuti di trambusto, abiti ed oggetti vari sparpagliati per l'aeroporto, e 60 euro che piangono vendetta.
SI PARTE! Stavolta in orario, volo per Madrid, arrivato con 10 minuti di anticipo, ma data l'enormità dell'aeropuerto Barajas (addirittura da un terminal all'altro con la metro) le due ore di tempo a disposizione ci sono bastate appena per un bocadillo con jamon serrano e queso e uno con tortilla, e poi imbarco per Bogotà.
Il tanto temuto volo transoceanico non è stato poi così male; a parte gli ovvii problemi dovuti alla posizione, fra un film una dormitina e uno spuntino le 10 ore e mezza sono trascorse senza particolari traumi.
Bogotà: all'arrivo troviamo l'autista Luis, che ovviamente non parla italiano, ma si fa capire benissimo lo stesso, che finalmente ci ha comunicato la nostra destinazione, non si dorme in tenda, ma al residence Cora, che fa parte di un complesso dove si trovano tutti i servizi che possono essere utili, ristorante, bar, lavanderia, chiesetta; di fronte il più grande centro commerciale della Colombia (che fortuna!): Unicentro, si staglia col suo profilo nel panorama, con cancelli dotati di guardie con cani al guinzaglio, che controllano i documenti di chi entra ed esce (cosa a cui a quanto pare dovremo fare l'abitudine).
Preso l'appartamento, a nanna senza disfare le valige.

1 commento:

  1. nooo..il centro commerciale più grande della Colombia...nnnoooo...legate Teresa!!! quanto ai controlli, beh, suppongo che diverrete talmente di casa all'Unicentro che appena vi vedono stappano lo spumante. Comunque, meno male che il volo è andato bene, ma sarei curiosa di sapere se, come me, al mio primo volo transoceanico, ve la siete passata tutto il tempo al WC, data la temperatura POLARE!! tornando a cose più profonde e fondamentali...ma oggi? che mangiate al vostro primo pranzo colombiano? a presto. Maria

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