lunedì 27 settembre 2010

...o forse sì?

Essendo domenica, abbiamo pensato di fare qualcosa di diverso.
Insieme a Massimo e Clara ed ai loro bimbi, appuntamento alle 9,30 con Luis, coadiuvato per l'occasione dal sig. Alberto (finalmente qualcuno che mastica un po' d'inglese!) dato che ci vogliono due macchine.
Si parte per il parco chiamato Panaca Sabana, che pensavamo fosse uno zoo, ma in realtà è una specie di enorme fattoria didattica, dove ci sono una notevole quantità di animali domestici, distribuiti su una superficie grandissima, con giochini interattivi per i bambini (che veramente non abbiamo nemmeno visto) e vari spettacoli organizzati nel corso della giornata.
Faticoso, dato che abbiamo camminato per oltre un'ora, ma abbastanza divertente per i bambini, che si sono molto interessati alle varie specie presenti.
Dayana, anche stavolta, ha molto socializzato con gli altri bimbi, specie con le femminucce, assumendo un po' l'atteggiamento della capobanda, dato che è la più grande.
Dopo la passeggiata istruttiva, spettacolo equestre veramente ben organizzato, con esibizioni che hanno entusiasmato grandi e piccoli.
Ovviamente, prevista dose di lacrimoni di Dayana al momento di andare via (sperava tanto in una cavalcata...) ma era già abbastanza tardi.
Sosta lungo la strada per una vera comida colombiana, a base di arrosto misto di carni, con vari accessori, quasi tutti buoni, dai sapori strani ma accattivanti (quasi tutti); abbiamo peraltro scoperto che a Dayana piace una specie di versione locale del cosiddetto "sangeli" (dovremo portarla alla pescheria?).
Si riparte alla volta del lago di Guatavita, luogo dove nasce e si alimenta il mito dell'El Dorado, ma arrivati sul posto scopriamo che per vedere il lago ed un antico villaggio (tuttora abitato) occorre subire una "passeggiata ecologica" di oltre un'ora, cosa che smorza notevolmente gli entusiasmi; mentre si decideva se andare a vedere solo il villaggio (a una decina di minuti) un violento acquazzone ci consigliò di scappare.
Mentre rientravamo, passando dal paesino di Guatavita ci fermiamo in una piazzetta, per poter vedere dei negozietti del luogo.
Dato che però Dayana si era addormentata e continuava a piovere, mi offro di restare con lei in macchina... ahiahi, dopo nemmeno cinque minuti si è svegliata, fresca e pimpante, mentre lo shopping durò circa tre quarti d'ora! Non so più che cosa mi sono inventato per evitare che smontasse la macchina del signor Alberto (a proposito, ho pensato che deve essere molto appassionato di calcio, dato che possiede una Volkswagen Gol).
Tornando, forse a causa del temporale, le strade di accesso a Bogotà erano quasi tutte chiuse, per cui ci siamo trovati in un megaimbuto di oltre 10 kilometri, arrivando sfiniti alle 19 a casa.
Ci prepariamo per la cena, non senza capricci, e Dayana riesce a trattare una dormita in tenda, dato che Teresa sperimentò di mettere la tenda sopra il letto.
Come faremo a non farla diventare abitudine?...

4 commenti:

  1. CIAO A TUTTI VOI ANCHE SE IN RITARDO FACCIAMO I NOSTRI PIU' CARI AUGURI DI BUON COMPLEANNO ALLA VOSTRA BIMBA,SOLO OGGI HO POTUTO LEGGERE IL VOSTRO " DIARIO " E MI SONO COMMOSSA. SPERO CHE TUTTO VADA BENE,VI SIAMO VICINI,IN BOCCA AL LUPO,VI VOGLIAMO TANTO BENE. DOMY,GIORGIA E SALVO.

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  2. la "cicci" occhialuta è semplicemente strepitosa.baci.tìa Maria

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  3. Benvenuta piccola Dayana!
    Leggiamo ogni sera il diario quotidiano e siamo felici per la nuova bellissima famiglia.
    Un grande abbraccio a te, cuginetta Cara e a mamma e papá.
    Rita e Vittorio.

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  4. siamo felici e commossi di aver letto questo diario !!! un augurio speciale da sara e famiglia!! nn vedo l'ora di conoscere la piccola dayana !! baci baci !!!!! ciao
    da sara g.

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